Il tour Streetfood “I Mille Cibi di Strada Italiani” sinonimo di cultura e promozione
La via Francigena, la Romea e il Cammino di Santiago unite in Toscana portavano i pellegrini a Roma passando per la Val d'Orcia con tappa storica al Palazzo della Posta
Sabato 2 luglio alle ore 10 presso il Teatro Comunale il Convegno su ”L'Alimentazione dai pellegrinaggi sulla Francigena ad oggi. Il Cibo di Strada volano della promozione del turismo enogastronomico”. Ne parlerà la relatrice dell'Associazione Via Francigena Toscana Rina Fracassa.
Non è un caso che l'Associazione Streetfood sia arrivata a Radicofani. “Se pur riferito oggi a cibi e alla loro preparazione – dichiara il presidente dell'Associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini – adeguata a tempi e normative da cui non possiamo esimerci, il nostro non è un mercato qualsiasi ma principalmente una missione culturale”.
Radicofani è una delle tappe fondamentali della via Francigena. Quel cammino che da Canterbury in Inghilterra conduceva i pellegrini a Roma. Ma proprio in Savoia a quella si univa il Cammino che partiva da Santiago de Compostela in Navarra (Spagna Nord occidentale). Anche ad est altri pellegrini percorrevano le vie Romee al di là degli Appennini. La Toscana era quindi al confluire di vari tragitti sacri e laddove si incrociano le strade là si trovano le più svariate culture tradotte in usanze culinarie. Gli itinerari si congiungevano su Alpi e Prealpi o nei valichi appenninici ma è dalla Toscana o dall'Umbria che passavano e Radicofani ha sempre rappresentato un cosiddetto “Melting Pot”, una mescolanza di generi, culture, popolazioni di cui ancora oggi conserva i caratteri, peraltro riscontrabili anche in cucina.
Itinerari sacri e ricette culinarie sono un binomio che si tramanda nel tempo, che si conserva all'interno di monasteri e conventi durante le invasioni barbariche o spagnole o di goti e longobardi per poi tornare al popolo, alla comunità già ai tempi dell'Artusi. Proprio Lungo l’antico percorso della Via Francigena, sotto la Rocca di Radicofani, si trova la cinquecentesca Villa Medicea. La struttura, costruita dai Medici alla fine del XVI° secolo, fu inizialmente utilizzata come casino di caccia, poi come albergo e oggi è nota anche come Palazzo della Posta. Ospiti illustri del palazzo furono François Montaigne, Charles Dickens e i papi Pio VI e Pio VII.
L'Associazione Streetfood promuove il territorio e lo fa mettendo in evidenza quei prodotti e mangiari di strada tradizionali locali come il ciaffagnone o i cereali – di cui la Val d'Orcia è scrigno naturale – utilizzati non solo per prodotti da forno ma anche per la birra artigianale. Una pratica sempre più diffusa in Italia ma le cui origini arrivano fino agli Etruschi. Le birre presenti al mercato dei cibi di strada di Radicofani provengono tanto dal lato senese (S.Quirico) quanto da quello grossetano (Arcidosso) dell'Amiata. Un monte da cui partivano anche altri tipi di tragitti: quelli della Transumanza che conducevano i pastori con le loro greggi al mare e di cui parlava anche Renato Fucini (al secolo Neri Tanfucio) nelle sue “Veglie di Neri”.