Dopo Forte dei Marmi, in Toscana anche Pontremoli dice no ai venditori di kebab.
Dall'ANSA si apprende che l'Amministrazione comunale della storica cittadina della Lunigiana ha approvato una delibera che vieta l'apertura di ''kebab e simili'' nel centro storico. Il provvedimento e' stato preso in seguito alla richiesta di un cittadino egiziano di aprire una pizzeria che nel menu prevedeva anche il kebab.
Secondo la giunta comunale la misura servira' a preservare ''la tipicita' del centro storico e i prodotti tipici locali''.
Il Kebab è un prodotto cucinato tipico delle popolazioni mediorientali. Si tratta di spiedi giganti di carne di montone montati in verticale a ridosso di uno schermo con serpentine a incandescenza che dovrebbe servire a cuocerlo.
Visto il grande successo e richiesta di Kebab nei paesi di origine in occasione di comitive turistiche e visto il loro dilagare in Europa, specialmente nelle maggiori capitali il prodotto, nelle sue varianti Hallal o Schisch ha fatto presto il giro del mondo.
Ad aiutare l'espansione è stata anche le ingenti migrazioni dal Medio Oriente verso le terre d'occidente.
Il prodotto che anticamente veniva confezionato al momento infilando una ad una le fette di carne di montone sullo spiedo, con il tempo ha visto evolversi il sistema con un arricchimento dell'indotto produttivo. Oggi infatti gli enormi spiedi sono confezionati industrialmente e surgelati in sacche di carta alluminata.
Anche volendo recuperare una tradizione dell'altra sponda del Mediterraneo il Kebab non ha più nulla del processo produttivo artigianale che lo ha sempre contraddistinto.