In un recente speciale per un organ press di una nota marca automobilistica giapponese Streetfood ha fatto tappa è stata Corezzo, in Casentino, dove l'anziana ed arzilla Lina al Ristorante Corazzesi assieme a Sirio Farini e alla Pro Loco hanno preparato da zero dei tortelli alla lastra come solo loro sanno fare.
Chiunque abbia mai messo piede in un ristorante della valle del Casentino sicuramente ha assaggiato i “Tortelli alla Lastra”. Ebbene la ricetta del Tortello alla Lastra è parente del piatto “ravioli di patate” ma è consumato in piedi; detto prodotto può rientrare di diritto tra i “Cibi di Strada”.
ricetta: Pasta fatta a mano senza uovo, impasto fatto con cavolo verza (o cavolella), patate, un cucchiaio di ricotta e aromi fatti rosolare lentamente fino a sciogliersi, amalgamare il tutto e riempire la pasta come per fare i tortelli (un po’ più grandi) chiuderli con il taglio del piatto e farli cuocere sui carboni del fuoco o in mancanza alla piastra. L’origine del Tortello risale a un periodo antecedente alla presenza di San Francesco, quindi è molto antica. Venne importata dai Barbari provenienti dall’Est dopo la caduta dell’Impero Romano.
La tecnica di cuocere la pasta su una lastra scaldata alla fiamma sottolinea la condizione nomade di coloro che ne facevano uso. L’usanza ha resistito fino ad oggi grazie anche al fenomeno della transumanza.