Streetfood: l’associazione che crea lavoro col cibo di strada
Ai Mercati Internazionali di Arezzo anche gli opeatori selezionati da Streetfood.
L’associazione nata proprio ad Arezzo in dieci anni di attività ha contribuito a inserire nel circuito dei mercati del cibo decine di attività, dai più giovani a chi doveva reinventarsi un lavoro. Ricciarini (presidente): «orgoglioso di poter contribuire così»
«Orgoglioso di fare scelte giuste, di avere conferma di essere un talent scout di artigiani del gusto e novità». Si dice così Massimiliano Ricciarini, presidente e fondatore dell’Associazione Streetfood, nel vedere che ai Mercati Internazionali di Arezzo parteciperanno alcuni dei produttori di cibo di strada arrivati in città nella passata edizione del Prato proprio grazie all’associazione che riunisce e scopre in giro per l’Italia operatori qualificati del cibo di strada. «Riuscire a entrare nei circuiti di eventi non è facile – continua Ricciarini - ma i produttori di cibo di strada da me selezionati con l’Associazione Streetfood pare abbiano la priorità su altri in attesa».
Un esempio? I produttori di cibo di strada su truck (ape, 500 o altro) che erano allo Streetfood Village al Prato dal 16 al 18 settembre si potranno ritrovare in piazza Sant'Agostino per il Mercato Internazionale di Fiva e Confcommercio Arezzo questo weekend. Eccoli: BUFALOGRILL 500 (hamburger di bufalo su griglia dentro la Fiat 500 modificata) e Streetfoodies: Ape Piaggio attrezzata per cottura di patate da farcire con ingredienti gustosi.
Streetfood, che ad Arezzo ha organizzato sei eventi da 50 mila persone l’uno, non è solo una carovana di attività di somministrazione cibi e bevande ma un'associazione culturale che nella propria città, Arezzo, prima ancora che in altre città del tour dal 2010 ad oggi, tiene a promuovere il cibo di strada come cultura e patrimonio storico e con esso le bellezze artistiche e architettoniche. Da citare le passate visite guidate al Museo Archeologico “Mecenate”, alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e al Duomo. Non meno importante la sinergia nel 2014 con Fraternita dei Laici e soprintendenza ai Beni Museali. In quell'anno fu ricostruito il Thermopolium presso l'anfiteatro romano di Arezzo, luogo di somministrazione alimentare di epoca romana. Tale evento collaterale fu di interesse del rotocalco Eat Parade del Tg2.
L’Associazione Streetfood. Nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da gustare con le mani. Nel 2015 sono stati 28 gli eventi in tutta Italia toccando quasi due milioni di persone che hanno consumato cibi di strada in quantità record.